mercoledì 4 maggio 2016

DOVERE E VOLERE (LA PASSIONE PER IL QUOTIDIANO)



E poi che la sua mano a la mia puose,
con lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose
Ore 23 circa. Apparecchio il tavolo per la colazione di domani: tovaglia verde di cotone con in rilievo ricami lievi di nastri, frutta e fiori e bordata a mano con sentimento da parte di chi me l’ha donata, di un color arancio simile ai frutti di alchechengi. Aggiungo i tovaglioli in tono, i cucchiaini in acciaio semplici e lineari , le tazze bianche e la teiera; poso anche la scatola di latta del tè , il barattolo della marmellata, il porta burro a forma di contadina con la gonna ampia in ceramica bianca, dipinto con sottili pennellate blu cobalto... infine aggiungo il vaso di vetro con qualche rosa del mio giardino. Voglio fare così, voglio dare significato al primo incontro di domani con la mia famiglia, anche se non sarà una colazione come quella della pubblicità dove tutti insieme con calma, si consuma il pasto accompagnati dal sole e dal colore del grano dorato che dai campi si riflette in cucina. Domattina, giorno lavorativo, le previsioni del tempo dicono pioggia, con buona probabilità quando ci alzeremo, sembrerà più che altro una caserma dei Marines, dove sovente si sentirà alzare la voce per incitare il piccolo di famiglia a lavarsi e vestirsi per andare a scuola, tutti di fretta e con i minuti contati, ci muoveremo per prepararci a raggiungere i luoghi di lavoro, e difficile sarà iniziare a mangiare proprio tutti insieme poiché i tempi sono diversi. Anche se devo fare in fretta, io voglio trovare in quell’inizio di giornata pochi preziosi secondi in cui riesco a vedere quanto è bella la presenza di chi amo. Ma, tutte le altre famiglie riescono sempre insieme a fare una colazione tipo spot televisivo? A sentire in giro, direi di no. La pubblicità in televisione però non fa mai vedere la vita reale, con i nonni da accudire, le bollette da pagare, la malattia esantematica di turno del bambino da curare, i genitori anziani da accompagnare dal medico, gli appuntamenti con il dentista, il dover recarsi a fare la fila in uffici pubblici, in posta, in banca, alla mutua, e così via..... Panta rei (tutto scorre), il tempo scorre, la giornata se ne va in un attimo come fagocitata. Ma è proprio nelle cose di tutti i giorni, in ciò che facciamo per gli altri, per noi, per il Mondo, è proprio nell’autentico del quotidiano che la passione per la vita si manifesta, volendo agire, dando senso alle nostre azioni e ai nostri gesti, convogliando le energie e orientandole ad un significato, riempiendo gli spazi di vita di “passione nell’agire“. Mettere passione nel quotidiano è farci guidare da quella forza attrattiva che ci spinge, che ci ispira, quel moto di volere fare, di volere agire, di voler contribuire, un misto di emozioni, sentimenti forti, forze primordiali e amore....Chissà i grandi artisti, musicisti, pittori, poeti, e tutti coloro che hanno creato grandi opere, chissà da quale intensa forza passionale furono rapiti, coinvolti ed estasiati per aver dato così tanto al Mondo! Ma anche noi abbiamo l’opportunità, a seconda dei talenti che abbiamo ricevuto, di dare qualcosa al Mondo. La natura della passione per la vita di tutti i giorni, è ricca di profondità, di silenzio, di impegno: perseverare negli studi, potare le piante, telefonare all’amica che so che oggi è triste, recarsi da un ammalato, ascoltare chi sente il bisogno di parlare, preparare la cena. Ogni giorno ci viene offerta l’occasione di vivere in modo appassionato: anche se dobbiamo fare quella tal cosa o se dobbiamo andare in quel tal posto, in realtà, ispirati dalla forza della passione noi possiamo volere fare quella tal cosa, volere andare in quel tal luogo, perché ha significato, per chi amo, per me, per la vita, per il Mondo. Sta a noi scegliere di vivere la vita, di assaporarla, di non essere passivi, di non subire la noia, di non subire i tempi imposti dagli altri o dalla frenesia: abbiamo sempre piccoli istanti, pochi secondi, se vogliamo, per guardarci intorno con gli occhi della “passione nell’agire” e vedere le cose in un altro modo.

Elena Tosatti

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