venerdì 10 ottobre 2014

LA NOSTRA LIBERTA' TRA SCELTA E REGOLA

E poi che la sua mano a la mia puose,
con lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose
La mia libertà ... la tua libertà ... Dove finisce la mia comincia la tua ... In quanti modi parliamo di libertà! Che parola importante è mai questa! Oggi noi vogliamo dare un piccolo contributo alla riflessione su questa nozione, senza però farne una faccenda ideologica, senza per forza simpatizzare per questa o quella parte politica: piuttosto per riscoprirla, la libertà, per vedere dove si annida, o almeno provarci, nella piccola concretezza del nostro vivere.

Cosa significa essere liberi? Proviamo a dare diverse risposte. Una potrebbe essere: siamo liberi quando sappiamo cosa fare e quando farlo. Mica male: ma più facile a dirsi che a farsi! D'altronde la libertà ci sembra condizione fondamentale e specifica della Persona: non riusciamo a pensare a una Persona nella pienezza della sua manifestazione e creatività se non come libera, e una Persona non libera ci sembra che fatichi di più a essere pienamente Persona.

Cosa significa essere liberi? Siamo liberi, questa è un'altra risposta, quando sentiamo di avere la capacità, dentro di noi, e la possibilità, fuori di noi, di decidere tra le diverse opzioni che ci si presentano nel quotidiano. Il mondo certamente influenza le nostre decisioni, a volte ostacola la realizzazione dei nostri desideri, ma in quasi tutte le circostanze, se non in tutte, ci rimane sempre comunque un qualche spazio di effettiva libertà entro il quale compiere delle scelte. Forse non sempre possiamo fare, ma sempre possiamo pensare. L'azione ci può venire proibita, ma il dare significato alle cose, no, è ben difficile che ci venga impedito ... almeno finché siamo vivi. Sul dopo, non sappiamo un granché. L'importante è riuscire a riconoscerlo, questo piccolo spazio di libertà che da qualche parte sempre conserviamo.

Talvolta non è facile riconoscerlo, questo spazio di libertà. Altre volte invece le troppe possibilità ci disorientano e ci paralizzano. Una banale influenza limita la nostra libertà, ci costringe a letto, non possiamo uscire di casa, dobbiamo rinunciare ai nostri importanti impegni, ma pensa invece all'improvvisa vincita di una grande somma di denaro, che ci spalanca quasi illimitate possibilità ancora più pericolose della privazione della libertà. Che fine hanno fatto molte delle Persone che hanno vinto somme strabilianti nelle lotterie?

Anche il nostro stato emotivo, il nostro modo di sentirci può limitare la nostra libertà. Quando siamo più incerti, insicuri, fragili, quando abbiamo paura è assai difficile operare delle scelte. In questi momenti siamo assai poco liberi… Scegliere, si sa, implica anche la possibilità di sbagliare, ma proprio poter scegliere ci fa sentire unici e autonomi, ci dà sicurezza. Viceversa dobbiamo essere sufficientemente sicuri e autonomi per permetterci di correre il rischio di sbagliare, e anche davvero magari sbagliare, senza che questo diventi il fallimento della nostra vita!
Nel percorso scolastico, in quello lavorativo e in generale nel percorso di vita nei primi tempi ci troviamo a compiere scelte di minore portata – pensa alle scelte dell'infanzia – e solo in seguito riusciamo ad esercitare la nostra libertà su scelte di portata sempre più ampia, che riguardano noi stessi e gli altri. I genitori nel prendersi cura dei figli devono fare attenzione a rispettare lo spazio di libertà all’interno del quale i figli sono in grado di scegliere e non caricarli di libertà (e responsabilità) che non competono loro e che non sarebbero in grado di reggere. Se i primi assumeranno sulle loro spalle la responsabilità delle proprie decisioni, se decideranno quando è compito loro decidere, i secondi progressivamente impareranno a farlo e a crescere liberi.

Poi c'è il complesso rapporto fra la libertà il suo opposto, fra libertà e regola, vincolo.
Non ha senso parlare di luce se non in relazione a oscurità, e viceversa. Così non ha senso parlare di libertà prescindendo da vincolo, da regola. La parte naturale di ciascuno di noi, il corpo, è caratterizzata dalla regola, come la natura che ci dà origine: l’alternarsi del giorno e della notte, l’inspirazione e l’espirazione, il battito cardiaco. Cosa succede quando queste regolarità si alterano? Non è, proprio oggi, una preoccupazione planetaria tentare di interferire il meno possibile con le regolarità naturali (oggi si dice ambientali) per garantire un mondo vivibile ai nostri figli? È proprio il senso di responsabilità, verso noi stessi e verso gli altri, a ricordarci l’importanza della regola nei rapporti fra noi. Non essere i soli al mondo ci ricorda che libertà non può significare capriccio, il capriccio infantile di chi ignora che il resto del mondo è la base del suo stesso esistere: la vita in comunità implica il rispetto delle regole… Ma attenzione: questo proliferare di regole non ci rende meno liberi, al contrario delimita con precisione l'ambito delle scelte e per questo le rende possibili. Perché le regole sono vincoli e insieme mattoni per ogni costruzione.
Non posso fare nulla escludendo qualsiasi regolarità. Libertà avulsa da regola, contrapposta a regola diventa capriccio distruttivo.

Cosa significa essere liberi? Significa anche esprimere la propria creatività: l’artista, il progettista, il politico apportano delle innovazioni e dei cambiamenti nel mondo, ma non dimentichiamo che anche ciascuno di noi lo fa, creando la propria vita secondo le proprie inclinazioni, secondo la propria virtute, la propria norma. L’originalità tipica di ogni atto creativo è sempre collegata a una qualche regola che rappresenta il mattone della costruzione creativa. Se la creatività perde la regola diventa arbitrio, e non libero (arbitrio). Creare il nuovo impone la conoscenza della regola: comunque, per essere infranta o superata dovrà pur essere conosciuta! Qualsiasi invenzione o innovazione è preceduta sempre da una profonda conoscenza della materia e delle regole che sono alla base per la costruzione creativa.


Claudia Fè ed Elisa Vigna

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